Kaliningrad, la fine della “casa fantasma”: il gigante sovietico sarà demolito

Vitalij Nevar/TASS
Vitalij Nevar/TASS
La costruzione della Casa dei Soviet iniziò nel 1970, ma l’edificio è sempre rimasto vuoto. L’enorme struttura simbolo della città non è mai stata abitata e nessuno vi ha mai lavorato. Perché?

L’edificio in stile modernismo socialista sorse sulle rovine del medievale castello di Königsberg, residenza dei re di Prussia. La costruzione fu avviata addirittura nel 1970.

La struttura doveva ospitare l’amministrazione locale, ma negli anni Ottanta, quando l’edificio era quasi pronto e mancavano soltanto le finiture, la costruzione si bloccò.

Foto d'archivio
Foto d'archivio

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Dopo l’inizio della Perestrojka, cominciarono a mancare le risorse. Seguì la disgregazione dell’Urss. A un certo punto si decise di privatizzare l’edificio che fu venduto a una ditta privata per una cifra ridicola. L’amministrazione locale andò in tribunale, ma riuscì a riottenerne la proprietà soltanto nel 2019.

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La cosa più curiosa è che, pur restando inutilizzata, questa costruzione è diventata un simbolo non ufficiale della città. I locali si sono abituati alla casa fantasma, le hanno dato vari soprannomi (“testa di robot”, “mostro”, “superorecchio”) e non di rado corrompevano i guardiani per poter salire sul tetto. Nella città si vendono vari souvenir con l’immagine della Casa dei Soviet, mentre nella piazza di fronte all’edificio si svolgevano fiere e festival.

Vitalij Nevar/TASS
Vitalij Nevar/TASS

Adesso questa vera e propria leggenda cittadina sarà demolita. Le autorità sostengono che la costruzione dell’edificio non possa essere ultimata, in quanto, essendo rimasta inutilizzata per tanti anni, la struttura è diventata pericolante.

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