In quale parte dell’Urss i nazisti non riuscirono mai ad avanzare?

Evgenij Khaldej/Sputnik
Evgenij Khaldej/Sputnik
Le fasi iniziali del conflitto furono travolgenti per la Wehrmacht, che si spinse ovunque in profondità in territorio sovietico. Ma in questa zona, non lontano dalla città artica di Murmansk, gli invasori si impantanarono

Per l’Unione Sovietica, l’inizio della guerra contro la Germania nazista fu catastrofico.

Ci fu però un segmento del fronte russo-germanico, dove, fino alla fine della guerra, i tedeschi non riuscirono mai a sfondare le difese dell’Armata Rossa. La dorsale di Musta-Tunturi, nell’Artico, si rivelò per i nazisti un ostacolo insuperabile.

Da parte della Germania, le operazioni qui erano condotte dal Corpo da Montagna “Norvegia” (un Corpo d'armata composto dalla 2ª e 3ª Divisione da Montagna), comandato dal generale Eduard Dietl. Lo scopo dei tedeschi era quello di occupare la dorsale e la Penisola di Rybachij, a valle della cresta, che aveva un’importanza strategica.

Finnish Wartime Photograph Archive Le truppe tedesche avanzano su Murmansk
Finnish Wartime Photograph Archive

Travolgendo le guardie di frontiera, i tedeschi avanzarono di 6 km, avvicinandosi alle postazioni delle truppe sovietiche sulla cresta Musta-Tunturi, dove c’erano dei campi minati e degli sbarramenti di filo spinato.

Si combatteva per ogni metro di terra, per ogni roccia che poteva proteggere dai proiettili.

Quando, alla fine, i tedeschi riuscirono a salire sulla dorsale e cominciarono a scendere nella valle, furono attaccati dall’artiglieria sovietica e dalle navi dislocate lungo la costa.

I sanguinosi combattimenti per la cresta Musta-Tunturi continuarono fino alla metà di settembre del 1941. Essendo falliti tutti i loro tentativi, i tedeschi rinunciarono all’assalto e cominciarono a scavare le trincee.

In alcuni punti, la striscia della “terra di nessuno”, che divideva i sovietici dai tedeschi, era larga appena 25 metri: la distanza di lancio di una bomba a mano da una posizione prona!

Robert Diamant/Sputnik I sovietici attraversano la cresta Musta-Tunturi, 1944
Robert Diamant/Sputnik

“Con le bombe a mano si combatteva ogni giorno. Entrambi gli schieramenti sentivano benissimo tutto quello che faceva l’altra parte”, ricordò il tenente generale Sergej Kabanov.

Per i tedeschi, la dorsale Musta-Tunturi rimase una spina nel fianco fino alla fine del 1944, quando dovettero ritirarsi dall’Artico sotto i colpi dell’Armata Rossa.

PER SAPERNE DI PIÙ: L’unico tratto del confine sovietico che i tedeschi non riuscirono a violare

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